I disturbi alimentari (DA) -principalmente anoressia e bulimia- sono patologie gravi, di origine multifattoriale, con alti tassi di mortalità e cronicità. Possono però trarre beneficio da trattamenti multidisciplinari che coinvolgono vari specialisti (medici psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi, psicoterapeuti, nutrizionisti, dietisti etc,) Da diversi anni si osserva una progressiva diminuzione dell’età di esordio dei DA, con un aumento dei ricoveri nelle pediatrie ed una maggior richiesta di trattamenti di supporto alle famiglie colpite. La forte prevalenza del genere femminile appare leggermente declinare nelle statistiche più recenti, che iniziano a vedere colpiti anche pazienti maschi. Il trattamento è complesso e può variare nel caso si tratti di pazienti ambulatoriali oppure ricoverati in Day Hospital o strutture residenziali per i casi più gravi. L’appropriatezza del trattamento, necessariamente tanto competente quanto tempestivo per raggiungere la massima efficacia, è in stretta connessione con la presenza di Centri specialistici dedicati, uno dei quali, a valenza regionale, è sorto a Padova già nel 2005 presso la Clinica Psichiatrica universitaria, al tempo diretta dal Prof. Paolo Santonastaso ed ora dalla Prof.ssa Angela Favaro. La drammatica attualità dei DA, in marcato incremento dopo la pandemia (inizialmente + 400% ed ora +250% di ricoveri acuti), vede da molti anni impegnata con service specifici la comunità dei Lions Club padovani, in particolare il Padova Certosa, che ha spinto a promuovere già nel 2014 l’apertura di un Day Hospital presso il Centro Regionale per i DA finanziandone l’arredo con 27.000 Euro mentre nel corso degli anni dal 2017 al 2025 ha finanziato borse di studio finalizzate alla formazione e alla ricerca nel campo dei DA e supportato con significativi contributi l’associazione padovana Alice per i DCA, punto di riferimento per il Centro Regionale e per le famiglie. Il punto attuale della situazione lo ha delineato la Prof.ssa Angela Favaro intervenuta nel corso di una serata Interclub il 12 novembre scorso alla Mappa di Selvazzano organizzata dal LC Padova Certosa e dal Padova Carraresi. La relatrice, dopo una sintetica rassegna dei vari aspetti epidemiologici e clinici dei DA, riassunti nell’introduzione, ha sottolineato l’impellente necessità di un nuovo supporto economico alle molteplici attività del Centro (clinica, formazione, ricerca).
Tale necessità deriva, ha affermato la docente, dai rilevanti tagli a causa dei mancati rinnovi per il 2026 dei finanziamenti statali sinora erogati per il personale della struttura, che avevano consentito un netto incremento dell’attività globale nello scorso biennio in termini di numero di pazienti presi in carico o ricoverati in Day Hospital, di sedute psicoterapeutiche e di interventi rivolti alle famiglie. La risposta dei due Club è ora quindi quella di aver promosso un Progetto di service per coprire totalmente o in parte i costi per garantire per il 2026 l’attività di due fondamentali figure (dietista e psicoterapeuta),rispettivamente pari a Euro 30.000,00 e 40.000,00. Si intende agire con donazioni spontanee di Soci, con spettacoli a pagamento con acquisto di biglietti solidali, con la partecipazione di aziende e sponsor privati che possano contribuire in modo significativo al Progetto usufruendo di detraibilità fiscale ed infine con il coinvolgimento attivo di altri Club in nome del motto “We serve”.

