Alla ricerca di una casa extraterrestre: l’astronauta è un moderno Ulisse?

Barbara Negri, incontro tra scienza e futuro

Barbara Negri, incontro tra scienza e futuro

Lo scorso 4 aprile, nel Teatro Don Bosco di Chioggia, gli studenti del Liceo Veronese (104) dell’istituto Cestari (120) dei Cavanis (90) hanno potuto incontrare la dottoressa Barbara Negri, Responsabile del Volo Umano e della Sperimentazione Scientifica dell’Agenzia Spaziale Italiana. “Un’occasione speciale per guardare oltre i confini del nostro pianeta”,  ha dichiarato Laura Morelli presidente del Lions Club Chioggia Sottomarina. “E’ questo lo spirito con cui abbiamo organizzato un incontro con Barbara Negri. Per offrire agli studenti l’opportunità unica di confrontarsi con una figura di spicco nel panorama scientifico italiano, e di entrare in contatto con una realtà affascinante e spesso lontana dal quotidiano: quella dello spazio”.

L’incontro, organizzato dal Lions Club Chioggia Sottomarina, ha avuto il duplice scopo di avvicinare i giovani al mondo della scienza e di stimolare curiosità e consapevolezza verso le sfide dell’esplorazione spaziale. Barbara Negri ha raccontato il dietro le quinte delle missioni spaziali, illustrando il ruolo fondamentale della ricerca scientifica e delle tecnologie che permettono agli astronauti di affrontare viaggi sempre più lunghi e complessi.

L’astronauta, figura centrale e carismatica del discorso, è stato paragonato a un moderno Ulisse, o a Colombo o a Magellano. Viaggiatori coraggiosi, spinti dal desiderio di conoscenza, pronti ad affrontare l’ignoto per il bene dell’umanità. Un richiamo evocativo, che ha reso ancora più suggestiva la riflessione sul significato dell’esplorazione, tra mito e scienza, tra passato e futuro. L’evento ha riscosso grande interesse e partecipazione da parte degli studenti, che ogni anno devono scegliere un percorso universitario che condizionerà il loro futuro.

La sera precedente la dottoressa Negri aveva incontrato i soci del Club. A cui prima ha spiegato il suo percorso di carriera e poi ha cercato di dare una risposta alla domanda più semplice e forse banale che spesso le viene rivolta, e che tanti si fanno. Perché, con tutti i problemi che abbiamo sulla Terra, andiamo a spendere soldi nello spazio? Articolata e convincente la risposta: prima di tutto l’uomo è diverso dagli altri primati proprio per la curiosità e per la capacità di immaginare che lo contraddistingue. L’uomo si domanda sempre cosa c’è “là dietro”.

In secondo luogo noi vogliamo capire chi siamo, andiamo in cerca dell’origine della vita. In terzo luogo lo spazio è anche una grande occasione di sperimentazione, non ultima medica. La relatrice ha citato numerosi esperimenti che sono condotti nella stazione spaziale orbitante, per verificare il comportamento – ad esempio delle cellule tumorali – in assenza di gravità. Infine, l’uomo è ben consapevole che per tante cause, umane e naturali, potrebbe essere necessario avere un piano “B” e cercare un altro pianeta.

Testo di Giacinto Pesce

 

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